mercoledì 15 ottobre 2014

AI NUOVI ALUNNI DEL TONIOLO

Cari alunni del corso di Morale fondamentale, benvenuti nella dimora della teologia morale, dimora della verità e dell'autenticità! La teologia morale è quella scienza che ci insegna a vivere attraverso la proposta di norme che, se incarnate, ci conducono alla vita buona. La norma e il centro della teologia morale cristiana è Cristo. La legge dei cristiani non è altro che Cristo stesso in persona. Egli solo è il nostro Signore, il nostro Redentore. In Lui noi abbiamo la vita e perciò anche la legge della nostra vita. La vita cristiana non può concepirsi unicamente alla luce delle parole formulate nella legge, anzi, nemmeno alla luce della volontà di Dio come volontà esigente, in senso primario; ma sempre alla luce della volontà di Dio come volontà donante. Infatti il Padre ci ha donato tutto in Cristo. In Lui ci ha manifestato le ultime profondità del suo amore. E nell’amore di Cristo Egli chiede il nostro contraccambio e una vita veramente conformata a Cristo. La vita cristiana è imitazione di Cristo, non però un’imitazione di Cristo esterna, né solo un’imitazione esterna in amore e obbidienza, ma anzitutto vita in Cristo. Il punto di partenza fondamentale e primario di questa teologia morale è costituito da «i misteri dei figli di Dio», dalla nostra ontica incorporazione in Cristo mediante i sacramenti, mediante la vita divina in noi. L’uomo storico può essere compreso solo alla luce di Cristo, poiché Cristo è l’archetipo secondo il quale noi siamo stati creati e ricreati. «In Lui abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati. Egli è immagine di Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, poiché in Lui furono create tutte le cose, in cielo e sulla terra, visibili e invisibili. Tutto è stato creato per mezzo di Lui e in vista di Lui » (Col 1, 14ss). La moralità cristiana, per conseguenza, dev’essere intesa e costruita in tutto dai grandi fatti primordiali della creazione «nella parola di Dio» e della Redenzione in Cristo. Essa è la vita che ci viene dalla vittoria di Cristo, in attesa della piena rivelazione del trionfo di Cristo nella parusia.
Egli è il capo del suo corpo, della chiesa» (Col. 1, 18). Essere in Cristo significa essere un membro del suo corpo, essere conquistati dal suo regno. Per questo, la morale cristiana deve mettere in evidenza in tutte le sue parti il carattere solidale e apostolico della salvezza. Vi chiedo di lasciarvi accompagnare nella conoscenza di Cristo, che non è altro che conoscere come vivere cristianamente. Benvenuti a bordo! Il vostro Prof. P. Carlo Baldini, passionista.

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